Prelievi per bambini

prelievoIl Centro Analisi Cliniche San Paolo. dedica particolare attenzione ai prelievi per bambini anche al di sotto dei 2 anni.

Consigli per un sereno prelievo

 

Premesse

Lo strumento di comunicazione principale del bambino, sin dalla prima infanzia, è il pianto.

È con esso che esprime le proprie emozioni, siano queste di gioia, di paura o di disagio. Anche quando gioca ed è spensierato, una caduta o un piccolo dolore possono farlo scoppiare in un pianto a dirotto ed in quel momento cercherà subito con lo sguardo il genitore: se questi si mostrerà tranquillo e con il viso sorridente, molto probabilmente il bambino tornerà a giocare come se nulla fosse accaduto; se apparirà spaventato o allarmato, il bambino inizierà a piangere più facilmente.

Per questo motivo, anche in occasione di un prelievo venoso, il genitore che accompagna il bambino non dovrà farsi vedere ansioso, bensì dovrà restare calmo, mostrarsitranquillo e trasmettendogli sicurezza e serenità.

Il bambino, inoltre potrebbe arrivare in laboratorio già intimorito dalla figura del medico, la persona con il “camice bianco”. Per evitare ciò è fondamentale presentarlo come una persona che vuole aiutarlo a stare meglio e che “non vuole fargli del male”.

È fondamentale che il bambino capisca che il medico è una persona come le altre, che ha una famiglia, dei figli e che lavora per permettergli di correre e giocare come piace a lui.

 

 

Preparazione al prelievo

Nei giorni precedenti l’esame, il genitore non dovrebbe tranquillizzare il bambino con inutili bugie, anche se dette a fin di bene; può “avvertirlo” dicendogli che forse sentirà un pizzicotto, simile ad una puntura di zanzara.
È meglio prestare attenzione alla scelta dei termini che saranno usati per descrivere il momento del prelievo, evitando di raccontargli bugie (per esempio “non preoccuparti non sentirai dolore”, perché in questo modo il bambino potrebbe allarmarsi e focalizzarsi proprio sulla possibilità di sentire male!).

Consigli generali:

  • Se il vostro bambino ha meno di 3 anni, è meglio avvertirlo solo due o tre giorni prima. È importante dirgli che sarà accompagnato in laboratorio dalla mamma, il papà o un’altra persona di cui si fidi e ripetergli le spiegazioni più volte per rassicurarlo.
  • Se il vostro bambino ha tra 4 e 10 anni, la spiegazione più semplice e veritiera potrà essergli fornita una settimana prima per consentirgli di riflettere e fare delle domande a riguardo.

Chiedete al vostro bambino quale gioco o peluche vuole portare con se in laboratorio.

Dire sempre la verità in modo appropriato aiuta i bambini ad affrontare le difficoltà. Se i genitori sono i primi ad agitarsi per il prelievo, il bambino percepirà l’eccezionalità della situazione e la vivrà probabilmente in maniera non serena.

 

Dopo il prelievo

Dopo il prelievo è importante coccolare il bambino e lodarlo per la sua pazienza.

Funziona sempre il bacio sulla ferita; dopo pochi minuti basterà dirgli “ecco, vedi, sta già guarendo” ed il bimbo tornerà a sorridere.

A volte i bambini hanno bisogno di sentirsi ulteriormente gratificati.

Il Centro Analisi Cliniche San Paolo per questo consegna loro il “Diploma di bambino coraggioso” dopo il prelievo ed un simpatico gadget.

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